Un amico che abita a Montreuil, vicino Parigi, dopo che gli
ho spedito il pdf di "Partitura notturna" (che sarà in stampa ormai a
giorni), mi ha chiesto se mi è piaciuto scrivere una sceneggiatura erotica per
un fumetto. Lui disegna per la casa editrice Le Lombard e penso che gli
sia venuta voglia di avere un'esperienza extraconiugale con me, lontano dalle solite
storie Fantasy. Ma io non ho saputo cosa rispondergli. Ancora non ho capito se
il fumetto, come mezzo, mi piaccia o no. Non sapendo disegnare e dovendo così lavorare
in coppia, occorre davvero molto feeling. Come nella vita vera. E poi ho idee tutte mie
su come andrebbe scritta una sceneggiatura e ho faticato un po' quando ho avuto delle
piccole esperienze anni fa, affiancandomi ad Henriette Marin, una delle co-sceneggiatrici
di "Storie" (un programma della televisione svizzera italiana). Lei è bravissima ma a me non piaceva molto essere costretto a descrivere tutto per filo e per segno.
"Lui alza la tazza del tè con la mano destra e guarda lei, mentre sta
attraversando la stanza dal punto x al punto y". E' vero che realizzare
una puntata televisiva coinvolge il lavoro di tante persone e quindi, più le
indicazioni sono chiare e dettagliate, più c'è la possibilità che tutto fili
liscio e che venga rispettato il budget, ma io amo le deviazioni fuori dai
sentieri principali. E grazie a Slowcomix, ho potuto sperimentare "dal
vivo" la mia idea. E' ovvio che questo comporti molta più fatica e più
rischi, perché chi disegna (in questo caso Madame Turquoise) non ha una strada certa
da seguire: segnata passo passo. Il mio amico Philippe, ad esempio, mette un
bel CD, prende una tazza grande di caffè italiano, e comincia a disegnare in tutta tranquillità. Come farebbe un normale impiegato che abbia la possibilità di
lavorare a casa propria. Seguendo le indicazioni minuziose, se la sceneggiatura ovviamente è
scritta bene. Io propongo invece un altro metodo, più
umorale. Dove la parte interiore e profonda del disegnatore è utile alla storia
quanto la sua sapienza tecnica. In un gioco che a volte può rischiare di diventare
pesante da sostenere ma che può portare a scoprire nuovi territori, frutti
sconosciuti.
Io vedo la coppia sceneggiatore/disegnatore come la coppia
navigatore/guidatore nei rally. Abbiamo già provato la pista e preso i ns appunti, ma è durante la
corsa che ci giochiamo il tutto. Minuto dopo minuto. Live.
Ovviamente non a tutti interessano queste cose e
preferiscono le vie molto tranquille e sicure. A loro ricordo le parole di Moebius su Métal Hurlant del
1975: "Non c'è alcuna ragione perché una storia sia come una casa con una
porta per entrare, delle finestre per guardare gli alberi e un camino per il
fumo. Si può benissimo immaginare una storia a forma d'elefante, di campo di
grano o di fiammella di cerino...".
(fine 1a parte)
andre.delattre1966@gmail.com